sabato 19 dicembre 2009

Prevenzione oncologica: 4 milioni gli esami di screening effettuati in italia nel 2008 - In Piemonte individuati 750 carcinomi al seno e 800 lesioni al collo dell’utero
Sono stati circa 4 milioni gli esami di screening oncologici effettuati in Italia nel 2008 e quasi 8 milioni e mezzo gli italiani invitati a prendere parte a uno dei tre programmi di prevenzione previsti, quello mammografico, quello della cervice uterina e quello colonrettale. I tumori individuati sul territorio nazionale sono stati 11.500, dei quali 5500 alla mammella, 2700 al colon retto e 3300 alla cervice uterina. I numeri sono stati resi noti quest’oggi in occasione dell’ottavo convegno dell’Osservatorio Nazionale Screening (ONS), realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte e il Centro di Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO), presso il Centro Incontri a Torino.
In Piemonte i programmi di screening “Prevenzione Serena” hanno consentito di individuare, nel 2008, 750 carcinomi al seno, 800 lesioni preinvasive al collo dell’utero, 123 adenomi e 556 carcinomi avanzati al colon retto. Le donne invitate a sottoporsi alla mammografia sono state 204 mila, quelle invitate a fare il pap-test 396 mila e l’adesione è stata rispettivamente del 64% e del 44%. Per quanto riguarda il cancro al colon retto, hanno ricevuto l’invito a sottoporsi alla sigmoidoscopia flessibile 22.200 piemontesi (adesione del 29%) e al test del sangue occulto delle feci 48.654 persone (adesione del 33%).
Tra il 2003 e il 2008, in Italia, l’estensione teorica dello screening mammografico (che esprime il rapporto fra la popolazione che vive in un’area dove è attivo un programma di screening e l’insieme della popolazione italiana) è cresciuta dal 56,2% al 87%, pur permanendo uno squilibrio fra nord e centro da un lato e sud e isole dall’altro. Nel 2008, inoltre, l’estensione effettiva (cioè la percentuale di donne di età compresa fra i 50 e i 69 anni effettivamente invitate) è pari al 69% (88% al nord, 77% al centro e 38 % al sud).
Per quanto riguarda lo screening della cervice uterina, nel 2008 il 75% del territorio nazionale è coperto da programmi organizzati. La differenza fra nord, centro e Italia meridionale e insulare è in questo caso meno marcata. Infatti, nel 2008 si passa dal 68% circa del nord al 86% del centro al 77% del sud. Il 63% delle donne residenti nella fascia di età 25-64 anni ha ricevuto effettivamente la lettera di invito (65% al centro, 76% al nord, 54% nel sud e nelle isole). Cinque anni fa la percentuale di copertura effettiva era solo il 43%.
I programmi di screening del carcinoma colonrettale italiani, anche se di più recente attivazione, rappresentano una delle realtà più importanti a livello internazionale. Mentre prima del 2004 praticamente non esistevano programmi organizzati di diagnosi precoce per questo tumore, nel 2008 risulta coperto dallo screening del carcinoma colonrettale (mediante ricerca del sangue occulto fecale, nella grande maggioranza di casi, o mediante rettosigmoidoscopia) circa il 51% del territorio nazionale. La copertura riguarda essenzialmente il nord (73%) e il centro (56%), mentre questo screening è meno diffuso al sud (16%), dove però è cresciuto rispetto all’anno precedente.
Nella grande maggioranza dei casi l’indagine si effettua mediante la ricerca del sangue occulto fecale e in Piemonte anche mediante rettosigmoidoscopia Le persone effettivamente invitate (donne e uomini fra i 50 e i 70 anni nella maggior parte delle Regioni, donne e uomini di 58-60 anni invitati alla rettosigmoidoscopia in alcuni programmi) sono il 36% della popolazione target, con una grande differenza fra nord (oltre il 60%) e centro (oltre il 30%) rispetto al sud (5%), dove questo tipo di prevenzione interessa ancora oggi una piccola minoranza delle persone che ne avrebbero diritto. L’ONS nasce nel 2001 con il nome di Osservatorio Nazionale per la Prevenzione dei Tumori Femminili, come rete dei centri di screening, grazie al supporto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
Nel 2005 l’ONS ha assunto la denominazione attuale, ampliando le sue competenze in funzione delle crescente attivazione dei programmi di screening colonrettale. Nel 2004 è stato individuato quale strumento tecnico a supporto sia delle Regioni per l’attuazione dei programmi di screening, sia del Ministero per la definizione delle modalità operative, monitoraggio e valutazione dei programmi.

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