sabato 3 ottobre 2009

Nuovi servizi in farmacia: il ruolo degli infermieri

Collaborazione tra infermieri e farmacie limitata alle prestazioni a domicilio. Non previste, invece, le prestazioni
all'interno degli esercizi farmaceutici, nemmeno per le vaccinazioni, come sembrava emergere in un primo tempo.
Ma la questione non è chiusa
E' quanto si legge nello "schema di decreto legislativo" sul tema, illustrato alla Commissione Igiene e sanità di Palazzo
Madama dal senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri (Pdl), relatore del testo già approvato dal Consiglio dei ministri e che
deve ora ricevere il parere delle Commissioni competenti dei due rami del parlamento e della Conferenza Stato-
Regioni. Tornerà poi al Governo, delegato a mettere a punto lo schema per i nuovi servizi. La questione della presenza
degli infermieri in farmacia, però, resta un punto caldo del testo. "E' un nodo particolarmente rilevante - spiega
D'Ambrosio Lettieri - si tratta di un presenza importante in termini di servizio al cittadino. E' prevista la possibilità
dell'assistenza domiciliare a beneficio dei pazienti che ne hanno diritto". Ma la possibilità di servizi in sede "farà
sicuramente parte della discussione generale in Commissione (al via la prossima settimana), che porterà a formulare il
parere da trasmettere a Palazzo Chigi", dice D'Ambrosio Lettieri. Sottolineando che "senz'altro verrà posto il
problema dell'opportunità che venga consentito all'infermiere, così come a tutti gli operatori della sanità a esclusione
dei prescrittori (per i quali ci sarebbe un conflitto d'interessi), di operare anche in farmacia". Insomma, la
Commissione potrebbe, nel suo parere, indicare l'utilità della presenza dell'infermiere in farmacia.
"Quando questa proposta è stata avanzata - ricorda il senatore - ha trovato un ampio consenso". Il provvedimento si
basa su due punti principali, ricorda il relatore: primo, la tipologia dei nuovi servizi e come questi devono essere
attuati; secondo, la revisione dei requisiti per la concessione dei benefici d'indennità alle farmacie rurali. "L'obiettivo
del provvedimento - conclude - è quello di rafforzare la funzione della farmacia come presidio socio-sanitario del
territorio. Naturalmente questa funzione può essere concretamente rilanciata nel momento in cui non c'è solo
l'ampliamento dei servizi, ma anche una maggiore sinergia tra tutti i soggetti che operano nella sanità del territorio:
medici di famiglia, pediatri. Ma anche gli infermieri e i fisioterapisti". La Federazione degli Ordini ritiene che la
presenza dell'infermiere sia uno snodo fondamentale del progetto di una farmacia centro polifunzionale di servizi, e
"si batterà perché alle farmacie italiane sia data questa possibilità" ha commentato il presidente Andrea Mandelli
"peraltro preannunciata dallo stesso Viceministro Ferruccio Fazio. Rinnoviamo anche la richiesta che la tessera
sanitaria elettronica, ormai ampiamente diffusa sul territorio nazionale, diventi uno strumento di lavoro per il
farmacista, così da tenere traccia delle terapie farmacologiche seguite dal paziente al fine di migliorare la compliance
e prevenire le interazioni farmacologiche".

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