martedì 17 novembre 2009

IV COMMISSIONE

SEDUTA N. 86/C5 DEL 6 NOVEMBRE 2009 - SALA DEI MORANDO

ARGOMENTI TRATTATI


Consultazione in ordine al disegno di legge n. 636 all’oggetto: “Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza”
Presentato dalla Giunta regionale.

Consultazione in ordine alla proposta di legge n. 60 all’oggetto: “Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza”

Presentata dalla Consigliera regionale Mariangela COTTO (prima firmataria) ed altri.

Dopo l’introduzione del Presidente che motiva lo scopo della consultazione e che ringrazia i convenuti per la loro partecipazione seguono gli interventi dei Rappresentanti delle seguenti Associazioni:
- CSA;
- CISL Piemonte quale portavoce delle OO.SS. CGIL-CISL-UIL;
- ARIA-A.N.S.D.I.P.P.;
- IPAB pubbliche e private del cuneese;
- UPP Piemonte.


Gli interventi effettuati durante la consultazione evidenziano in particolare la necessità:
- di accertare l’effettiva destinazione dei beni delle ex IPAB privatizzate, al fine di verificare se i patrimoni ed i loro redditi sono stati destinati, come le leggi vigenti esigono, ai servizi socio-assistenziali;
- di verificare se gli enti privati ai quali sono stati donati beni di ex Ipab hanno sempre ed esclusivamente svolto e svolgono attività di assistenza a favore dei poveri;
- di identificare gli enti privati beneficiari dei patrimoni ex IPAB che sono stati estinti ed individuare a quali soggetti sono stati trasferiti i beni al fine di verificare se sono stati sottratti beni alla destinazione socio-assistenziale;
- di censire le IPAB che non svolgono alcuna attività a favore dei poveri ed accertare i motivi per cui non sono state dichiarate estinte;
- di verificare l’idoneità o meno della disposizione approvata dalla Regione Piemonte in materia di vigilanza degli enti privati ai quali sono stati trasferiti a titolo gratuito i beni, a volte ingenti;
- di fare uscire le IPAB riformate dalla sfera contrattuale pubblica, per consentire ad esse di partecipare ad un percorso di ricomposizione nazionale della contrattualità del personale socio-assistenziale ora soggetto di otto differenti contratti nazionali;
- di assegnare alle Aziende un profilo fiscale che, sul servizio reso, non le differenzi dal sistema ONLUS;
- di ridurre l’IRAP assimilandola a quella devoluta dalle cooperative sociali;
- di trasformare la natura delle IPAB attualmente “soggetti passivi Iva”.

Il Presidente nel ringraziare i convenuti sollecita l’inoltro di eventuali ulteriori osservazioni scritte che saranno tenute in considerazione dai Commissari nel corso dell’esame dei provvedimenti.

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