martedì 16 febbraio 2010

Come riconoscere i sintomi di un infarto o attacco cardiaco

Non sempre il dolore al braccio è sinonimo d'infarto. Come capire se si è a rischio
Secondo un sondaggio condotto dalla Pennsylvania Medical Society (Usa) il 34% delle persone intervistate sosteneva di sapere che aveva avuto un attacco di cuore perché il petto e il braccio gli facevano male. Tuttavia, il cardiologo dr. Richard Schott sostiene che «Il dolore non è sempre un indicatore. Ogni nuova pressione o fastidio nella parte superiore del corpo può segnalare un attacco di cuore». Il dr. Schott suggerisce che se vogliamo arrivare a prendere per tempo un possibile infarto e riuscire magari a salvare o salvarci la vita dobbiamo tenere conto anche di altri segni indicatori come, per esempio, una pressione o un fastidio al torace o nella parte superiore del corpo; un disagio che si irradia non solo al braccio sinistro ma anche alla mandibola, alla schiena, al collo e/o allo stomaco; la mancanza di respiro; un’improvvisa sudorazione, anche fredda; vertigini; nausea. Se si riscontrano alcuni di questi sintomi è «bene peccare di eccesso di cautela» aggiunge Schott, perché se si tratta di un attacco di cuore, più si aspetta più danni possono causarsi. È bene quindi avvisare i soccorsi, sottolineando il fatto che potrebbe trattarsi di un problema cardiaco in modo che il personale sia preparato e possa iniziare il trattamento non appena arrivi. Se poi non sapete ancora quali possono essere i fattori di rischio per un attacco di cuore, ecco un elenco dei maggiori. - STORIA FAMIGLIARE: se in famiglia il padre ha avuto problemi di cuore prima dei 55 anni d’età o se li ha avuti la madre prima dei 65 anni bisogna tenersi sotto controllo. A maggior ragione se anche eventuali fratelli o sorelle hanno avuto lo stesso problema. - FUMO: se si fuma si può essere maggiormente a rischio. Considerare di smettere di fumare può essere una buona cosa per la salute del cuore. - COLESTEROLO: anormali livelli di colesterolo devono rendere sospettosi. In particolare l’equilibrio tra i colesterolo LDL e HDL deve essere tenuto sotto controllo. - PRESSIONE SANGUIGNA: l’ipertensione o comunque una pressione arteriosa elevata può essere un fattore di rischio, a maggior ragione per il fatto che spesso non ci sono sintomi evidenti di questa condizione. - SEDENTARIETA’: fare poco o nullo esercizio può esporre al rischio di malattie cardiovascolari e le loro conseguenze. Fare anche poco esercizio può aiutare. - DIABETE: il diabete espone a un rischio molto elevato di attacchi cardiaci e questi si possono manifestare con sintomi atipici. È importante tenersi sotto controllo medico. In linea generale, il dr. Schott e colleghi ricordano che la prevenzione è sempre l’arma migliore per combattere le malattie dell’apparato cardiocircolatorio e gli attacchi di cuore. (lm&sdp)
FONTE. LA STAMPA

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