giovedì 14 gennaio 2010

Cuore più sano con fianchi abbondanti

Le donne con le curve corrono meno rischi di infarto, afferma uno studio inglese Keywords
Se il vostro ideale è un corpo da top model, con curve femminili appena accennate, una ricerca inglese potrebbe farvi venire qualche dubbio. Secondo un’équipe di Oxford, infatti, avere un po’ di grasso in eccesso localizzato nei fianchi, sulle cosce e sul sedere svolgerebbe un’azione protettiva riguardo potenziali patologie di carattere cardiaco e metabolico.Il grasso localizzato in queste aree del corpo femminile ha la capacità di respingere gli acidi grassi nocivi e contiene un agente anti-infiammatorio che aiuta a prevenire l’ostruzione delle arterie. Lo stesso non si può dire del grasso che invece si accumula sull’addome.In un futuro non troppo lontano, i medici potrebbero mettere a punto una redistribuzione del grasso corporeo aumentando quello dei fianchi per tenere a bada malattie quali il diabete, ad esempio. Oltretutto, come riferiscono i ricercatori inglesi, poco grasso intorno ai fianchi può agevolare l’insorgenza di patologie gravi come la sindrome di Cushing, vale a dire il quadro clinico derivante da un eccesso di produzione dell’ormone cortisolo da parte del surrene, la ghiandola endocrina situata sul polo superiore del rene.La ricerca sottolinea anche il rischio di regimi alimentari volti a un dimagrimento troppo rapido, che sarebbe deleterio per l’organismo in quanto il grasso eliminato troppo in fretta rilascia una percentuale di citochine che dà vita ad infiammazioni e conduce a malattie cardiovascolari, insulino-resistenza e diabete.Al contrario, bruciare grassi in maniera lenta ma costante favorisce il rilascio di adiponectina, un ormone che regola il controllo dello zucchero nel sangue.Il coordinatore della ricerca, Konstantinos Manolopoulos, sintetizza in una battuta l’esito della propria ricerca: “in un mondo ideale si dovrebbero avere cosce e sedere abbondanti e pancia piatta. Purtroppo, in genere si hanno abbondanti entrambe le parti o nessuna delle due”.Andrea Piccoli
http://italiasalute.leonardo.it

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