mercoledì 6 gennaio 2010

Nasce in Piemonte l'Osservatorio nazionale per la valutazione dei rischi sanitari dei prodotti tessili e della pelletteria

All’Asl di Biella il coordinamento del progetto
Tutelare la salute dei consumatori, rendendo più sicuri i prodotti tessili, dell’abbigliamento e delle calzature, valutare i rischi sanitari e certificare la trasparenza delle filiere: sono questi gli obiettivi dell’accordo firmato questa mattina tra il direttore del Dipartimento di prevenzione e comunicazione del Ministero della Salute, Fabrizio Oleari, e il direttore dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità, Vittorio Demicheli, finalizzato alla creazione di un Osservatorio nazionale per la valutazione dei rischi sanitari e delle funzionalità dei prodotti tessili, dell’abbigliamento, calzature e pelletterie.
La gestione e il coordinamento dell’Osservatorio saranno affidati all’Asl di Biella, che si avvarrà della collaborazione dell’Associazione tessile e salute, della Sidapa (Società italiana di dermatologia allergologica professionale e ambientale), del Cimac (Centro italiano materiali di applicazione calzaturiera di Vigevano), del Cnr-Ismac (Istituto per lo studio delle macromolecole di Biella) e del laboratorio dell’Itis “Buzzi” di Prato.
«Il documento – afferma Oleari - costituisce la base di un’ipotesi organizzativa strutturata, capace di rappresentare un punto di riferimento nazionale sul tema e di consentire alla rete nazionale dei centri coinvolti di inserirsi nello scenario europeo attivando risorse ed esportando know-how».
«Da anni i dermatologi evidenziano i possibili rischi per la salute dei consumatori derivanti dall’uso di prodotti tessili, di abbigliamento e di pelletteria – dichiara Demicheli – I più frequenti sono le dermatiti irritative e quelle da contatto e, raramente, si verificano danni dovuti alla presenza di sostanze tossiche. L’impatto socio-economico risultante, sia come spesa sanitaria indotta sia come perdita di produttività, è significativo e incide su almeno l’1% della popolazione, assumendo un valore stimato di circa 13 miliardi di euro all’anno in Italia e di almeno 900 milioni di euro soltanto in Piemonte».
Attualmente la sicurezza dei prodotti viene garantita da standard privati, dallo standard europeo Ecolabel e dal divieto di utilizzare alcune sostanze considerate “pericolose” per la salute. Questi strumenti, però, non permettono la gestione complessiva del problema per tutti gli operatori della filiera. Inoltre, l’applicazione del regolamento REACH (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals), il sistema integrato unico di registrazione, valutazione ed autorizzazione delle sostanze chimiche ai settori del tessile e della pelletteria comporterà la necessaria modifica dei processi di produzione da parte delle aziende e la definizione di un sistema di controlli efficace che consenta una verifica degli articoli importati e presenti sul territorio nazionale da parte delle autorità competenti. L’Osservatorio rappresenta, quindi, l’unico modello scientifico a livello europeo in grado di garantire le informazioni necessarie agli organi decisionali per ridurre e eliminare i rischi e per valutare gli effetti sulla salute dei prodotti.

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