mercoledì 20 gennaio 2010

Le cure palliative al traguardo

SENATO/ IGIENE E SANITÀ Le cure palliative al traguardo L' appuntamento è fissato per mercoledì 20 gennaio quando la commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama voterà, a meno di nuovi rinvii, il Ddl sulle cure palliative già approvato alla Camera con un voto bipartisan. La settimana scorsa è stato illustrato il pacchetto di emendamenti al testo firmati da maggioranza e opposizione. E dopo il ritiro di alcune delle modifiche sono rimasti in tutto una trentina di emendamenti. Che saranno votati nel pomeriggio di mercoledì. L'idea è quella di chiudere la partita in commissione Igiene e Sanità entro questa settimana per arrivare a fine gennaio nell'aula del Senato. Anche perché, se ci saranno modifiche, il testo dovrà tornare di nuovo alla Camera. Il progetto di legge contiene più di una svolta per i tanti malati cronici e quelli terminali costretti spesso a difficili slalom per avere le cure necessarie per lenire sofferenze spesso inutili. Innanzitutto sparirà, una volta per tutte, l'odiato ricettario speciale per la prescrizione degli oppioidi: d'ora in poi basterà la semplice ricetta del medico di famiglia per farsi prescrivere i medicinali. Il livello del dolore sarà, poi, costantemente misurato nelle corsie degli ospedali: medici e infermieri dovranno, infatti, obbligatoriamente riportarlo nella cartella cllnica. Ma il Ddl fa di più stanziando circa 150 milioni - 100 già previsti nel vecchio Piano sanitario nazionale e altri 50 aggiunti in extremis nell'ultima manovra estiva - per dare corpo alla rete delle cure palliative. Ma accanto alla "carota" delle nuove risorse il Ddl prevede anche il "bastone" con una serie di sanzioni per le Regioni che useranno male - o per nulla - gli stanziamenti messi a disposizione. Per assicurarsi che i fondi predisposti per le cure palliative non vadano a coprire altre voci di spesa, la legge prevede che le Regioni inadempienti non potranno accedere «al finanziamento integrativo del Servizio sanitario nazionale». Non solo. Nel caso in cui una Regione ritardi od ometta di compiere gli atti obbligatori previsti dalla legge, il ministero del Welfare fisserà un termine ultimo per gli adempimenti. Se, anche entro quel termine, la Regione non si sarà adeguata verrà nominato un commissario "ad acta".
SOLE 24 ORE SANITA'

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